L’Italia è il primo partner commerciale dell’Iran: nel 2006, l’interscambio Italia-Iran (importazioni + esportazioni) ha superato abbondantemente i 5 miliardi di euro, quello che succede in Iran è cruciale per tutto il Medio Oriente, una polveriera in cui l’Italia ha interessi e contatti vitali.
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha già approvato due round di sanzioni (Risoluzioni 1737 e 1747), visto che Teheran non ha fermato il programma di arricchimento dell’uranio, come richiesto dal Consiglio. Andiamo verso il terzo round? Si saprà a breve. E se passeranno nuove sanzioni, per l’Italia non sarà uno scherzetto, visti gli interessi strategici e commerciali in ballo (a giorni saranno anche disponibili i dati dell’interscambio 2007, così vedremo gli effetti delle sanzioni sugli scambi commerciali Italia-Iran…).
Il balletto di contatti, contrattazioni, mediazioni intorno a nuove possibili sanzioni va avanti da settimane e il 3 marzo il Board of Governors dell’ IAEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica dell’ONU) discuterà il nuovo rapporto rilasciato dall’Agenzia.
E’ un rapporto abbastanza positivo per l’Iran, che ha chiarito molti dei cosiddetti "outstanding issues", ovvero questioni di importanza fondamentale, tipo: da dove venivano le particelle di uranio altamente arricchito trovate nel 2003 dall’Agenzia su alcune centrifughe iraniane?
"Il rapporto dell’Agenzia è limitatamente positivo, ma comunque mette nero su bianco che non tutto è risolto, come dicono gli iraniani", racconta a Dr. Strangelove una fonte diplomatica viennese, che spiega anche come il nervosismo e la frustrazione di Israele siano destinate a crescere: "gli israeliani vedono che il cammino verso nuove sanzioni si complica e allo stesso tempo si preoccupano del fatto che l’Iran continua ad acquisire capacità e competenze nel processo di arricchimento dell’uranio. Gli iraniani sono riusciti a progettare una nuova centrifuga, che non è la nota P-2. Riuscire a modificare, costruire e far funzionare una centrifuga richiede capacità ingegneristiche non banali", sottolinea la fonte.