Vi siete persi le foto di Berlusconi che fa il baciamano a Gheddafi? Correte a dare uno sguardo…
Giorni fa, Gheddafi ha cacciato dalla Libia l’agenzia ONU per i rifugiati. Frattini, prima, ha censurato la mossa di Tripoli, poi è tornato a più miti consigli: con Tripoli non si scherza. Basta vedere quello che è successo con la Svizzera…
Per l’Italia di Berlusconi, la cacciata dell’agenzia ONU è fonte di grande imbarazzo: con Gheddafi abbiamo un accordo contro l’immigrazione che è stato condannato da mezzo mondo, se ora il Colonnello mazzola l’Agenzia Onu per i rifugiati, le cose si complicano ulteriormente e l’Italia non ha più neppure il paravento delle Nazioni Unite per pararsi il culo dagli attacchi internazionali alle intese Italia-Libia.
Comunque, vi raccontiamo un "retroscena".
Nell’agosto scorso abbiamo lavorato a un’inchiesta per L’ESPRESSO, uscita a doppia firma: Gianluca Di Feo e Stefania Maurizi.
La trovate qui:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-doppio-gioco-di-gheddafi/2107798/11/0
indagando su un traffico di armi Italia-Libia, ci siamo imbattuti in un’ONG libica: la "International organization for peace, care, and relief" ((www.iopcr.org).
Questa Ong libica ha come chairman un parente di Gheddafi: Khaled El Hamedi, che è titolare di una holding con sede a Tripoli: la ENG HOLDING (http://www.engholding.com/ ) che gestisce importanti business: dal petrolio libico ai prodotti più vari.
L’Ong IOPCR è molto attiva in due settori: l’assistenza umanitaria ai palestinesi e l’assistenza agli emigranti che passano per la Libia e che, per gli accordi Berlusconi-Gheddafi, vengono bloccati a Tripoli per non farli arrivare in Italia.
Tutte le più grandi organizzazioni per la difesa dei diritti umani ci hanno spiegato di dover trattare con questa Ong per poter aver accesso ai campi di detenzione degli immigrati in Libia.
Ebbene, mentre indagavamo sul traffico di armi, è venuto fuori che, la notte del 14 settembre 2006, uno dei trafficanti aveva inviato un fax a un certo numero: investigando, abbiamo scoperto che quel numero corrispondeva sia alla ENG HOLDING che all’Ong, IOPCR.
E’ venuto fuori che la ENG HOLDING, oltre ad avere una sede a Tripoli, ne aveva una in Italia: in un paesino a 9 Km da LA SPEZIA. Così segnalava la brochure ufficiale della ENG, che indicava numero di telefono e fax della filiale spezina.
Nel giro di poco, però, la sede italiana scompare nel nulla. Nessuna menzione nella nuova brochure ufficiale dell’azienda, aggiornata in data 12 agosto 2008. Il numero di telefono e fax della sede italiana completamente inesistenti…
Per andare a fondo della cosa, cerchiamo di contattare l’Agenzia Onu delle Nazioni Unite per chiedere della Ong libica: nessun feedback…