Questo è un post veloce, perché abbiamo pochissimo tempo.
Che volete sapere? Com’è Julian Assange?
1) Il sovversivo.
E’ carismatico e problematico, Julian Assange, come tutte le persone particolarmente dotate.
Dopo il rilascio dei 76mila documenti sull’Afghanistan, lui si era inabissato. E forse non a torto. "Qualcuno deve piantare una pallottola in testa ad Assange alla prossima apparizione pubblica", avevano scritto i blog della destra Usa subito dopo il rilascio dei file afghani, "Assange dovrebbe essere ammazzato per mandare un messaggio efficace a chi la prossima volta si azzarda a far uscire documenti di questo tipo".
Francamente possiamo capire in pieno la sua paranoia…Qualcuno lo sta braccando, vuole incastrarlo, distruggerlo. Lui si rilassa quando parla di crittografia e diavolerie informatiche per sfuggire al controllo globale: è il mondo in cui sguazza, il terreno su cui può combattere. Ne parla con coinvolgimento, sugli occhi azzurri affiora una luce. E’ un visionario, Julian Assange.
2) il nuovo terremoto
Sarà enorme il terremoto che seguirà al rilascio dei nuovi documenti di WIKILEAKS. Stavolta il Pentagono, pur di attutire l’impatto del nuovo colpaccio di Wikileaks, ha rilasciato una montagna di files sull’Iraq. Abbiamo dato uno sguardo al materiale rilasciato dal Pentagono. Mah…
3) Come finirà?
Chiaro: il Pentagono vuole la distruzione di Wikileaks, ma non solo il Pentagono: Julian Assange e i suoi pirati hanno messo in piedi l’unica macchina globale capace di far filtrare automaticamente documenti segreti capaci di sputtanare eserciti, multinazionali, religioni, sette e associazioni segrete, come la massoneria.
Come avverrà la distruzione? Delegittimando Wikileaks, magari creando documenti fabbricati ad hoc per minarne la credibilità, distruggendo il creatore, Julian Assange. E, soprattutto, colpendo le fonti che si azzardano a passare documenti segreti, in modo da rendere il whistleblowing "a very risky business": questo è un passo fondamentale. Poi sarà la volta della banda di giornalisti che va dietro a Wikileaks, accettando di pubblicare documenti segreti. Prima o poi, in un modo o nell’altro, toccherà anche a loro.