Dr. Strangelove NON ha il concetto della donna ‘zoccola’. Da sostenitore sfegatato dei valori del Progresso, di una società libera, laica, giusta, che crede nell’ uguaglianza di tutti gli essere umani, senza distinzione di sesso, razza, religione, Strangelove è convinto al 200% che ciascuno abbia il diritto di disporre come meglio crede del proprio corpo e della propria vita sessuale e affettiva senza rendere conto a NESSUNO. E trova abominevole la concezione reazionaria della donna secondo la morale cattolica e della sessualità come sudiciume.
L’occhio con cui Strangelove scruta il mondo delle veline, delle letterine, letteronze e meteorine è questo: è lo sguardo di una persona libera e progressista.
Ma c’è un ma: constatare che un esercito di ragazzine, che dalla vita hanno avuto tutte le opportunità (crescere in una società, in fondo, libera, avere un’istruzione, avere dei diritti riconosciuti dalla legge), non aspira ad altro che a fare la donna oggetto, ridotta a un culo e a due tette da sbattere in faccia a quattro vecchi porci, ci fa una profonda impressione, un’impressione che non riusciamo a superare.
Una delle cose più tragiche è che, probabilmente, queste ragazzine NON sono stupide, semplicemente vengono pagate per fare le stupide, perché una cosa è certa come il sole che sorge ogni mattina: essere intelligenti, in questo paese, non paga.
Strangelove è cresciuto in un paese che non esiste più, che credeva nell’istruzione e vedeva la povera gente spaccarsi la schiena per mandare i figli a studiare, nella speranza che lo studio risparmiasse loro una vita di fatiche, diritti negati e mancanza di opportunità.
Oggi, quell’Italia non esiste più. Viviamo in una popolata di veline e di grandi fratelli. In perenne casting. Un’Italia finita a puttane.