Tante novità, come al solito. Tra cui il disastro Corea del Nord e l’impasse iraniano.
I coreani minacciano di riprendere il loro programma nucleare militare, in barba all’accordo che avevano faticosamente raggiunto con l’Amministrazione Bush: è l’ennesimo fallimento americano. Pare impossibile, ma l’America di Bush non è riuscita a mettere a segno un solo risultato nella guerra alla proliferazione. Prima la débacle irachena. Ne hanno inventate così tante e così grosse sulle armi di distruzione di massa (WMD) di Saddam, da azzerare per decenni la credibilità della CIA in tema di WMD. Poi è scoppiata la grana Iran e i risultati sono sotto gli occhi di tutti…Poi è toccata alla Corea del Nord. Lì gli americani hanno fatto tutto da soli: il programma lo smantellavano loro, non l’IAEA, che in Corea era ridotta a guardare. I risultati non si sono fatti attendere…Ma il capolavoro assoluto è sicuramente il devastante accordo nucleare con l’India, che, siamo sicuri, comincerà presto a dare i suoi frutti, e vedrete che frutti!
Che combinerà il dittatore pazzo della Corea del Nord, se non ci sarà modo di rattoppare l’accordo con gli USA ? Giocherà al ricatto come sempre. Venderà sottobanco tutto quello che potrà vendere alle reti clandestine, che "spacciano" tecnologie di morte, come la famigerata rete di Khan (credete davvero che sia stata smantellata?), continuerà ad affamare una popolazione già ridotta all’ecce homo e, probabilmente, testerà nuove armi nucleari.
E l’Iran? L’Iran continua imperterrito e anche a Vienna pare che abbiano perso la pazienza, che peraltro hanno a megaton…
Negli incontri ufficiali che si sono tenuti a Vienna dopo l’uscita dell’ultimo rapporto IAEA sul programma di Teheran, gli iraniani hanno continuato con il solito piagnisteo: gli "alleged studies" [le ricerche che rivelerebbero una dimensione militare del programma iraniano, ndr] sono il frutto di una macchinazione", hanno insistito."Gli USA vogliono boicottare il rapporto di collaborazione che abbiamo stabilito con IAEA". Davvero? Certo che i falchi di Washington vogliono il peggio per Teheran, è chiaro. Ma Strangelove crede che i falchi di Teheran ci riescano benissimo da soli ad affossare la collaborazione con l’IAEA, senza il contributo degli americani. Vienna ha veramente fatto l’impossibile per trovare una via d’uscita alla gravissima crisi iraniana. E l’Iran? Continua con il solito metodo.
Basta vedere che è successo con il famoso dossier sugli alleged studies (vedi anche: http://www.stefaniamaurizi.splinder.com/post/18404340/Iran%3A+nuovo+rapporto+IAEA )
Prima gli iraniani si sono strappati i capelli: era tutto falso, costruito, inventato dalla CIA. Poi, qualche informazione vera c’era. Benissimo. "Quale esattamente?", ha chiesto l’IAEA,"individuate con esattezza le informazioni vere". A quel punto, gli iraniani se ne sono usciti con un’altra trovata: "Non possiamo", hanno spiegato, "perché dovremmo addentrarci in particolari che rivelerebbero dati sensibili sui nostri armamenti convenzionali". Anche in questo caso, IAEA ha cercato una soluzione, ma inutile: siamo all’impasse.
Che farà Teheran? Come previsto, continuerà così fino alle elezioni americane. E poi? Grande incognita. Una sola certezza: i falchi di Teheran per esistere hanno bisogno dei falchi di Washington. Sicuramente staranno tifando per McCain e sperando che il maverick dei repubblicani USA tiri fuori " ‘a faccia feroce" con Teheran e minacci attacchi, bunker busters e operazioni shock and awe.
Senza la minaccia americana, Ahmadinejad sarebbe stato fatto fuori da un pezzo da un popolo che non ne può più della prigione di Evin, dell’isolamento internazionale che porta un POPOLO CIVILE COME QUELLO IRANIANO a essere trattato da paria, e, last but not least di un’economia in difficoltà, nonostante il mare di petrolio in cui naviga l’Iran.