Archivi per il mese di: ottobre, 2008

 

Ultima dichiarazione di Iddu:

"Farò in modo che la TV pubblica e quella privata non siano ansiogene. La TV pubblica non può essere il punto principale di pessimismo"

http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_29/berlusconi_tv_b5e1044c-a5bb-11dd-8fd0-00144f02aabc.shtml

La TV "punto principale di pessimismo"?  Sarà l’italiano della scuola sotto l’egìda della Gelmini. Anyway, capito? Dopo l’uso criminoso della TV pubblica da parte di Santoro e Luttazzi, ora scatta il reato di uso ansiogeno della TV pubblica. C’è Iddu al potere, niente ansia, va tutto molto bene.

 

Dopo l’inchiesta de L’ESPRESSO sul sottosegretario all’economia del governo Berlusconi, Nicola Cosentino, chiamato in causa da 5 pentiti di camorra, il PD e l’Italia dei Valori hanno presentato due mozioni per chiederne le dimissioni:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/La-camorra-nel-governo-Pd-e-Idv:-Cosentino-si-dimetta/2046131&ref=hpstr2

 

Oggi l’IRAN DAILY riporta con grande enfasi la notizia dell’inchiesta di Maurizio Torrealta di RAINEWS24,  secondo cui, durante la Prima guerra del Golfo contro l’Iraq di Saddam, gli Stati Uniti avrebbero usato una "piccola" arma nucleare di 5 kiloton nei pressi del confine con l’Iran.

Per raccontare agli iraniani dell’inchiesta di RAINEWS24 si è scomodato il grande boss dell’Iran: Rafsanjani. Trovate qui l’articolo dell’Iran Daily in inglese:

http://www.iran-daily.com/1387/3253/html/

Nell’inchiesta, Torrealta riporta la testimonianza di un veterano americano che lancia l’accusa. L’arma viene descritta come una bomba a penetrazione e di 5 kiloton, ovvero un bunker buster, una di quelle armi nucleari anti-bunker di cui abbonda l’arsenale americano.

L’inchiesta di Torrealta è qui:

http://www.rainews24.it/ran24/rainews24_2007/inchieste/08102008_bomba/

Pur rispettando enormemente il lavoro dei colleghi di RAINEWS, Strangelove è MOLTO scettico. Ma questa è la sua "specialità", quindi farà tutto il possibile per contribuire a raccogliere dati e informazioni per verificare l’attendibilità di questo scenario.

E’ chiaro che se la tesi dell’inchiesta di Torrealta venisse confermata, il giornalista avrebbe in mano uno scoop mondiale. La madre di tutti gli scoop. Torrealta sarebbe il primo reporter al mondo a dimostrare la falsità di una dogma assoluto, granitico quanto quelli della Chiesa: dopo Hiroshima e Nagasaki, NESSUNA potenza nucleare ha mai usato armi nucleari, tattiche o strategiche che fossero, in situazioni di combattimento; le armi nucleari sono state fabbricate ed accumulate SOLO ED ESCLUSIVAMENTE come deterrente e a 63 anni da Hiroshima e Nagasaki, gli USA rimagono l’UNICA POTENZA ad averle mai usate in combattimento. Il dogma è quello che gli addetti ai lavori chiamano "the nuclear taboo".

Mettiamo in fila le nostre riserve sull’inchiesta di Rainews:

1) innanzitutto un’arma nucleare da 5 kiloton non è affatto, come la presenta l’inchiesta, una piccola arma nucleare. Tanto per capirci, l’atomica di Hiroshima era di 12,5 kiloton ( e non 16, come si dice nell’inchiesta. Si veda la pubblicazione di riferimento in materia: The Making of the Atomic Bomb, di Richard Rhodes). La ragione per cui l’atomica di Hiroshima fece "SOLO" 140mila morti (numero di vittime alla fine del dicembre 1945, poi ne fece molti di più…) è che fu esplosa in aria a 600 metri di altezza dal ground zero (notate che la parola "ground zero" fu introdotta proprio nel ’45 per i due bombardamenti nucleari, poi è stata ripresa l’11/9) . Fosse stata esplosa a terra, anziché a 600 m di altezza su Hiroshima, la bomba avrebbe provocato un massacro di dimensioni decisamente più notevoli (semplificando: si può esplodere un’ordigno nucleare in aria e mirare così a investire un’area più vasta possibile, o si può esploderla a terra, mirando a ottenere il massimo danno possibile al ground zero) . L’inchiesta di Torrealta parla di un’arma a penetrazione di 5 kiloton, ergo esplosa a terra e con uno yield che è quasi la metà di quello di Hiroshima. Esplodere a livello del terreno un’arma del genere avrebbe provocato enormi danni e una contaminazione radioattiva di grandi proporzioni. Come riuscirono gli americani a nasconderla all’IAEA, che subito dopo la Guerra del Golfo andò in Iraq a fare le ispezioni e misurò tutto il misurabile con team enormi, aerei spia, ecc? Come riuscirono a nasconderla ai satelliti, alla rete internazionale di rilevatori di radioattività, ai media internazionali, a think tank indipendenti e agguerritissimi, formati da esperti di livello eccezionalmente alto? E’ plausibile una cospirazione mondiale?

2) Gli Stati Uniti hanno valutato in più occasioni la possibilità di usare armi nucleari tattiche, tipo i bunker buster o la bomba al neutrone, ma l’uso fu rigettato anche in circostanze estremamente critiche e drammatiche, come quelle della Guerra in Vietnam.

3) I bunker buster sono da anni al centro di uno scontro infinito nei circoli di Washington: i falchi spingono per la costruzione di una nuova generazione più piccola ed usabile e per la "rottamazione" dei vecchi bunker buster (tipo quello che, secondo l’inchiesta, sarebbe stato usato in Iraq). La "rottamazione" dei vecchi viene chiesta proprio perché inutilizzabili: troppo devastanti, nessuno si prenderebbe la responsabilità di usarli, per paura della reazione dell’opinione pubblica internazionale. Alla luce di tutto ciò, com’è possibile che furono usati in Iraq, quando tutto il mondo aveva gli occhi puntati sul paese di Saddam?

4) Il dato dei tumori è ovviamente indicativo e da approfondire, ma è noto che, durante una guerra, viene usato di tutto, ogni genere di arma, sostanza chimica e robaccia cancerogena, quindi di per sé è un dato che non basta a tenere in piedi le accuse del veterano.

Nei prossimi giorni Strangelove cercherà di contribuire a verificare, con le proprie fonti, la plausibilità dello scenario descritto dall’inchiesta di RAINEWS. State con noi!

 

Ironia della storia. Più che la valanga di articoli su di lui, poté la senescenza. A 80 anni è comprensibile voler gettare la maschera, guardare indietro e raccontarsi, prima che il grande nulla, la dissoluzione, affidi la narrazione agli altri: amici, nemici, carte senz’anima, archivi impolverati.

In un’intervista al Giorno del 23 ottobre scorso, Francesco Cossiga ha raccontato il suo metodo, collaudato (per sua stessa ammissione), per trattare con la marea di studenti, che in questi giorni manifestano in piazza:

"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno […] Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città […] Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri […] le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano".

Leggete assolutamente la versione integrale dell’intervista:

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=32976406

Nell’intervista, poi, Cossiga lascia trapelare un altro problema: le donne e per giunta pure giovani! Le chiama maestre ragazzine. Speriamo che alle maestre ragazzine vada meglio che al giudice ragazzino, Rosario Livatino…In tutto il mondo NORMALE, insegnanti giovani, ricercatori  giovani, fellow giovani, CEO giovani sono la regola.  Il mondo normale guarda con speranza ai ragazzini di Google, del biotech, della genetica, della ricerca cutting edge. Nel gerontocomio italiano, invece, giovane è un’aggravante.

Infine, povero ministro Maroni! Prima il capo che racconta pubblicamente di averlo convocato per dargli istruzioni dettagliate su come trattare con gli studenti (lui! al ministro che dovrebbe proporre le misure da adottare!). Poi Cossiga che gli dà pubblicamente lezioni di squadrismo.

 

Strangelove non tornerebbe sul tema del terrorismo nucleare, se un commento, peraltro gradito, di Loretta Napoleoni su questo blog non avesse riportato il discorso sulla questione.

La situazione italiana e mondiale è tale da far passare in secondo piano quello che, di fatto, è un evento veramente improbabile: un attacco terroristico con un’arma nucleare. Lo sappiamo benissimo quanto  sia ALTAMENTE IMPROBABILE e lo abbiamo scritto  con tutta l’enfasi possibile.

Ieri, l’Ansa riportava la "favelizzazione" del mondo: grandi città come Parigi, Roma sempre più assediate da favelas, dove vivono in condizioni disperate milioni di esseri umani. Stiamo tornando a 200 all’ora verso una società subumana, dove una ristrettissima élite è VERGOGNOSAMENTE ricca e intorno c’è l’oceano dei disperati, "Il popolo degli Abissi" di Jack London.

Torniamo sul discorso terrorismo nucleare solo perché tirati in ballo. E ripetiamo, a scanso di ogni possibile equivoco, quanto apprezziamo i lavori di Loretta Napoleoni: da  "Terrorismo S.p.A." a "Economia Canaglia".

Dell’ultimo libro della Napoleoni e di Ronald Bee, "I numeri del Terrore", condividiamo al 100% la tesi di fondo:  1) Bush e la sua cricca hanno inaccettabilmente perseguito una politica della paura e gonfiato, fino all’insostenibile, la minaccia di un gruppo terroristico che riesca a mettere a segno un attentato con un’arma nucleare. SACROSANTO.  2) Un’informazione allarmistica, superficiale e catastrofista ha fatto da cassa di risonanza alle follie neocon. SACROSANTO.  3) "I veri pericoli che corre l’Occidente sono quelli creati dalla politica della paura perseguita dai suoi governi: crisi energetica, anarchia dei mercati, stagnazione economica e impoverimento generale". SACROSANTO.

Ma ripetiamo: una cosa è dire che l’allarme terrorismo nucleare è stato gonfiato, un’altra è dire che è un mito, un problema di cui l’opinione pubblica dovrebbe preoccuparsi quanto un attacco da un’altra galassia.

Loretta Napoleoni ci ha fatto presente di accettare qualunque critica purché fondata su fatti, non supposizioni. Riteniamo di avere esposto i fatti già nel nostro intervento precedente:

http://stefaniamaurizi.splinder.com/post/18642712/Loretta+Napoleoni%3A+i+numeri+de

Ma mettiamo in fila le nostre obiezioni, anche se questo richiederà, purtroppo per voi, un lungo post.

Nel loro libro, Napoleoni e Bee liquidano GIUSTAMENTE la possibilità che un gruppo terroristico acquisisca la bomba attraverso uno stato canaglia, o addirittura, partendo dall’arricchimento dell’uranio. SACROSANTO. Lo scenario ‘terrorista che ottiene la bomba dallo stato canaglia’ è PURA PROPAGANDA neocon. E quello  ‘terrorista che per costruire la bomba parte dall’arricchimento dell’uranio’ è una follia. Non esiste un solo esperto al mondo che sostenga la plausibilità di questa ipotesi.

Qual è, allora, lo scenario più probabile, SEPPURE ALTAMENTE IMPROBABILE? Quello di un gruppo terroristico, dotato di molti soldi e qualche buon fisico, che acquisisca illegalmente il materiale fissile (uranio arricchito weapon grade o anche plutonio, che però è MOLTO difficile da far esplodere) e lo usi per costruire un ordigno nucleare rudimentale ( ma comuque nucleare! ) con metodo di detonazione Gun ( quello della bomba di Hiroshima ).

Come potrebbe acquisire il materiale fissile, un gruppo terroristico? Rubandolo, pagando, corrompendo. Nel mondo ce ne sono quantità folli. Rubarlo è MOLTO difficile. E rubarlo in quantità sufficienti per la bomba è ECCEZIONALMENTE DIFFICILE. D’accordo. Quanto difficile esattamente? Dio solo lo sa. L’unica cosa certa è che, ad oggi, non è mai successo. Ma basta questo per dire che non succederà MAI per nessuna ragione al mondo? No.

Preso atto che la via più plausibile è quella del furto di materiale fissile, è chiaro che è fondamentale un’efficace azione di contrasto e controllo. Come stiamo messi in questo senso? Meglio di come crede l’uomo della strada, che tende a pensare che tutto sia allo sfascio. Non è vero, i controlli esistono. Ma basta questo a farci dormire sonni assolutamente tranquilli?

L’allarme terrorismo ha prodotto alcune misure di alto profilo, come la risoluzione ONU 1540 del 2004

La trovate in questo elenco:

http://www.un.org/Docs/sc/unsc_resolutions04.html

questa risoluzione impone a tutti gli stati membri di mettere in atto controlli seri, che impediscano la proliferazione delle armi di distruzione di massa e l’ipotesi sciagurata che i materiali per costruirle finiscano nelle mani di un gruppo di terroristi. Fantastico, bellissimo. Peccato che il mondo reale funzioni diversamente e in una realtà in cui non ci sono i soldi per le urgenze immediate, ci saranno  i soldi per attuare la 1540? 

Nella relazione annuale al Parlamento dall’ingombrante titolo: "RELAZIONE SULLE OPERAZIONI AUTORIZZATE E SVOLTE PER IL CONTROLLO DELL’ESPORTAZIONE, IMPORTAZIONE E TRANSITO DEI MATERIALI DI ARMAMENTO NONCHÉ DELL’ESPORTAZIONE E DEL TRANSITO DEI PRODOTTI AD ALTA TECNOLOGIA",  un paese come l’Italia scrive da anni che "non è stato possibile attivare, per carenza di risorse, quei controlli, sia preventivi che successivi espressamente demandati alla scrivente amministrazione […] che  lo stesso Consiglio di Sicurezza dell’ONU, con Risoluzione 1540 (2004) , del 28 aprile 2004, ha formalmente chiesto di attivare a tutti gli stati membri".

Chi legge questo blog conosce questi problemi e sa di cosa parliamo.

Il grande esperto di intelligence americana, Jeffrey Richelson, ha raccontato quello che dovrebbe essere il migliore gruppo al mondo per il contrasto del terrorismo nucleare: l’americano NEST.

L’articolo di Richelson lo trovate sul "Bulletin of the Atomic Scientists", marzo-aprile 2004 e dal titolo "Defusing Nuclear Terror".

Se il NEST, che è il migliore sulla piazza, ha i problemi che ha, vogliamo credere che gli altri possano fare di meglio? 

Prendiamo gli scanner per rivelare la presenza di materiale come l’uranio arricchito (HEU) e il plutonio nei container spediti dai porti. Hanno limiti ricostruiti anche da riviste serie, come l’inglese New Scientist:

http://technology.newscientist.com/channel/tech/mg18825225.800-improved-xray-vision-to-stop-nuke-smugglers.html

questi limiti sono stati superati completamente? Abbiamo finalmente una tecnologia perfetta? Strangelove crede che nessun comune mortale  abbia una risposta certa a questa domanda. Questi argomenti sono coperti da segreto: porti, aeroporti, servizi di sicurezza non renderanno mai noto il margine di errore degli scanner, perché ovviamente un malintenzionato potrebbe usare l’informazione per aggirare i controlli.

Parliamo infine delle tecniche della cosiddetta disciplina del nuclear forensic per cui, dato l’uranio arricchito o il plutonio, è possibile risalire alla loro provenienza. In teoria, queste tecniche sono un preziosissimo deterrente contro un attacco terroristico nucleare e spieghiamo anche il perché, visto che non tutti sanno di cosa si tratta.

Con gli stati vale la deterrenza nucleare: anche lo stato nucleare più scriteriato del pianeta sa benissimo che, se si azzardasse a usare un’arma nucleare contro una potenza nucleare nemica, dopo qualche minuto subirebbe una rappresaglia nucleare devastante.

Con i gruppi terroristici, invece, la deterrenza nucleare fa flop, ma non perché siano matti o irrazionali, come tendono a rappresentarli i media occidentali, quanto piuttosto perché, non avendo un territorio o una popolazione da proteggere, non temono una rappresaglia nucleare. Se Bin Laden e i suoi attaccassero NY con un’atomica, gli USA chi potrebbero bombardare per rappresaglia con le loro 5.000 atomiche? Le madrasse pakistane?

Dopo l’11/9,  Bush ha lanciato un avvertimento: se attaccati con un’arma nucleare da un gruppo terroristico, metteremo i nostri esperti al lavoro per risalire alla provenienza del materiale fissile usato nell’attacco e, una volta risaliti allo stato di provenienza dell’uranio o del plutonio, sarà bene che il paese in questione traslochi su un altro pianeta…

Ottimo: trovato il deterrente nucleare per i terroristi. Ma anche qui: quanto è forte questo deterrente? Dipende da quanto sono efficaci queste tecniche per stabilire la provenienza del materiale fissile. E quanto lo sono? Mistero della fede.

 

ORRORE per l’apartheid scolastico proposto dalla Lega. ORRORE per il rifiuto delle cure mediche ai clandestini proposto dalla Lega.

ORRORE per il silenzio di tomba sulla copertina de L’ESPRESSO. Un silenzio da paese allo stadio terminale. ll più importante settimanale italiano rivela che CINQUE pentiti di camorra accusano il sottosegretario all’economia del governo Berlusconi, Nicola Cosentino.  E il caso non scoppia? Le TV non ne parlano? Il TG1 di Riotta ci ha raccontato la condanna in primo grado di Travaglio!

2045044

 

Strangelove non è un esperto di iconografia o semiotica, le considerazioni che seguono sono quelle di un semplice giornalista che ha osservato con un minimo di attenzione le immagini del funerale di ieri del leader nazionalista austriaco, Jorg Haider. La feccia nazista non c’era, dalle foto tutto sembra pulito, ordinato, dolore esternato con misura e dignità, i costumi tradizionali perfino belli. Eppure le immagini lasciano capire bene cosa sono i nazionalismi, dove ci porterà la difesa delle valli nordiche e la PRESUNTA difesa delle identità culturali dei popoli.

Guardate:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/funerali-haider/3.html

Nell’era di internet, google, facebook, youtube, nell’era della PCR, della biologia molecolare, di TOR, della security engineering, della crittografia, vedere quelle immagini, quei costumi, gli omini con la piccozza e le alabarde, le donne intabarrate in quei costumi tanto perbene, quelle facce tutte bianche, la bara trasportata su un mezzo di morte (un fusto di cannone), non vi provoca un sussulto, un’inquietudine? Tornare indietro? Che orrore!

Dr. Strangelove ha avuto la fortuna (attenzione: la fortuna, non il privilegio. Strangelove è fiero di non essere un figlio del privilegio) di studiare all’ Imperial College di Londra.

Imperial College ha un triste passato coloniale: era il college dell’Impero di Sua Maestà, appunto. L’università in cui si formavano i grandi fisici, ingegneri, matematici che spesso andavano nelle miniere o a costruire grandi opere d’ingegneria nelle colonie. Oggi quel passato colonialista, razzista e classista è svanito: Imperial si è evoluta in una bella e grandissima università tecnica, annoverata tra le 3 migliori dell’Europa, dopo Oxford e Cambridge (ma assolutamente meno elitaria di Oxbridge!), dove vanno fortissimo fisica, matematica, ingegneria, life sciences e dove c’è una fusione di razze e culture MERAVIGLIOSA.

Oggi che Strangelove è nel giornalismo, quel background tecnico è un dono prezioso. E ogni volta che  torna lì, a Imperial, e vede quei padiglioni delle life sciences e del climate change, quel melting pot straordinario, per cui in un laboratorio non ci sono due studenti della stessa nazionalità, vede il futuro. Il futuro con il suo fascino, le sue sfide, innovazioni e anche le sue inquietudini, of course, ma comunque IL FUTURO.

E non può essere che così: un giovane sedotto dal passato, dalla tradizione, anziché dall’innovazione, una nazione che sogna il ritorno al paesino piccolo piccolo (dove tutti ci si conosce e regna l’orrore di mischiarsi col diverso), il ritorno alle giacche di lana, alla piccozza, alle donne vestite come damine sempliciotte, che giovane e che paese sono? Gente che invecchia, che non si apre alla sfida del nuovo, del diverso, che difende valori reazionari, s’insospettisce, si blinda, si arma. Vi sorprende quella bara su un mezzo di sterminio? A noi fa orrore! La pace, la tolleranza, il rispetto del diverso, la convivenza pacifica dei popoli sono valori conquistati con il prezzo di milioni di morti.

Infine un curioso contrappasso: osservate queste guardie che scortano il feretro:

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/funerali-haider/10.html

Non sembrano esattamente dei prestanti fusti ariani, no?

 

 "Le banche e i mercati affondano, ma la crisi fa bene a Berlusconi, che alcuni settori dei media italiani adulano a livelli prossimi a quelli della Corea del Nord, mentre il suo governo esercita un’autorità che in Italia non si vedeva da decenni", scriveva ieri il grande quotidiano economico Financial Times.

 Fantastico l’accostamento tra i chupa chups che adulano Berlusconi e quelli del dittatore pazzo della Corea del Nord!

 Sintetico, semplice.  MOLTO  efficace.  Da leggere assolutamente:

 http://us.ft.com/ftgateway/superpage.ft?news_id=fto101720081643437047&page=1

 

Ieri una giornalista di Repubblica è andata in un LICEO SCIENTIFICO della Campania, a Casal di Principe, (notate bene: liceo scientifico, non quartieri spagnoli di Napoli)  e ha raccolto i commenti degli studenti su Roberto Saviano.

Le testimonianze sono state "fissate" dalle telecamere di Repubblica TV, guardate con molta attenzione, guardate 2 , 3 volte, se serve, ma "passate allo scanner" queste immagini e soppesate ogni parola, analizzate le proprietà di linguaggio, di ragionamento ed elaborazione:

http://tv.repubblica.it/copertina/saviano-fatti-i-fatti-tuoi/25227?video

Dr. Strangelove spera assolutamente che queste immagini facciano il giro del mondo, che siano messe in rete con i sottotitoli in 33 lingue, come il libro di Roberto Saviano, "Gomorra". Tutto il mondo deve constatare il gravissimo stato di sottosviluppo culturale e civile in cui l’Italia è sprofondata.

Ma accanto alla meglio gioventù, l’Italia vanta un altro unicum: la meglio vecchiaia. Lette le dichiazioni di ieri del papa sugli scienziati? "Spesso sono arroganti e guidati da guadagni facili". Beh, conoscono tutti gli stipendi da fame dei ricercatori!

Una teocrazia di vecchi, assediati da un mondo che non capiscono più, spara giudizi incompresibili e se la prende con chi conta meno del 2 di briscola, invece di attaccare ogni giorno chi affama il mondo e riduce alla povertà più nera 800 milioni di persone, chi costruisce armi che sterminano centinaia di migliaia di innocenti, chi ogni anno, solo in Italia, provoca la morte di 1000 poveri cristi sul posto di lavoro.

Per queste tragedie, dalla teocrazia vaticana arriva sempre una condannina deboluccia, una dichiarazioncina generica, mai uno strale, dei nomi, una dichiarazione a lettere di fuoco, uno sfrenato attivismo politico e diplomatico all’ONU o in America, pari a quello che vediamo da decenni per l’aborto. Solo esortazioni nobili.

Si ritrovano a ragionare sulla scienza, la genetica, la biologia molecolare, la fecondazione assistita con categorie mentali e culturali di 2000 anni fa, regole pensate e scritte per tribù di poveri pastori. E’ come pensare di capire il presente e il futuro attraverso la mitologia greca: ve la immaginate una valutazione dell’impresa di sequenziazione del genoma alla luce del mito di Pallade Atena?

Quando Strangelove li sente dare i dieci comandamenti sulla sessualità e sulla riproduzione (che notoriamente assillano la teocrazia vaticana), cerca di immaginarsi i dibattiti tra preti sul coito interrotto e l’ilarità si dissolve subito nello sconforto: tutto questo accade qui, nel 2008.

 

La storia di Roberto Saviano la conoscete tutti. Oggi, Saviano è costretto a scappare come un ladro.

Qui sotto la storia di Nicola Cosentinoattuale sottosegretario all’economia del governo Berlusconi.

"E ora sono quattro", scrive il giornalista Marco Lillo su L’ESPRESSO, "Un poker di pentiti di camorra accusa il sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino, nato a Casal di Principe, di avere intessuto un rapporto organico con il clan più pericoloso d’Italia: i casalesi. L’ultimo verbale è stato depositato il 30 settembre scorso in occasione dell’operazione ‘Spartacus 3’ della Procura di Napoli".

leggete:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Sistema-Cosentino/2044046

Ma in che inferno siamo finiti? Saviano, Falcone, Borsellino hanno dato tutto, troppo. I campani, i siciliani, i calabresi sanno benissimo chi sono i camorristi, i mafiosi e ‘ndranghetisti. Li incontrano per strada, nei bar, i loro figli vanno a scuola con i figli dei boss e con quelli dei sicari. Hanno una sola possibilità: ribellarsi, ingaggiare un corpo a corpo con questi criminali città per città, quartiere per quartiere. Non c’è altra via. "Ma hanno paura", direte, "camorristi, mafiosi e ‘ndranghetisti sono criminali spietati". E’ vero. Anzi verissimo. Ma perfino la Germania nazista, schiacciata da una dittatura bestiale, riuscì a ribellarsi al gran genio del Male: il 20 luglio 1944, il giovane conte Claus von Stauffenberg portò due bombe nel quartiere generale del Fuhrer. E Cicciotto ‘e Mezzanotte, Sandokan, ‘O Ninno non sono Hitler.

Infine: a quando una legge per togliere i figli a questa gente? Si interviene se un genitore è tossico e non si fa nulla per migliaia di bambini che crescono tra assassini che sciolgono i cadaveri nell’acido o che avvelenano l’intera Europa con la merda che seppelliscono nei terreni?

La mafiosità è una cultura e come tale si trasmette in famiglia e nella comunità di appartenenza. Per stroncarla, occorre troncare il male alla radice. E’ un diritto umano consentire a un mafioso o a un camorrista di crescere il proprio figlio? Sicuramente è prioritario il diritto del bambino di non crescere tra criminali feroci.