Archivi per il mese di: marzo, 2009

 

Al TG gli hanno dedicato pochi secondi, sul Corsera di ieri 11 righe:

http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_29/ancona_clandestino_travolto_e_ucciso_020fc152-1c6b-11de-9485-00144f02aabc.shtml

Era un ragazzino che scappava dalla miseria e dalla violenza. In tasca aveva una scartoffia: una richiesta di asilo forse falsa, forse no. Racconta, la scartoffia, che scappava dall’inferno dell’Iraq. La sua corsa è finita sotto un tir in cui s’era nascosto, aggrappato all’asse di trasmissione: aveva viaggiato così per chissà quante migliaia di Km, come una scimmia disperatamente aggrappata a un ramo.

Eccola qua, sotto gli occhi di tutti, la democrazia che il più grande loser del ‘900 ha esportato in Iraq. Che conquiste! Che opportunità, per il popolo iracheno!

Pochi mesi fa, un reporter iracheno (Muntazer Zaidi) s’è azzardato a tirare una scarpa contro il grande loser, quello responsabile della morte di centinaia di migliaia di iracheni, maciullati dalle bombe, scannati, torturati. Davanti al Tribunale il grande loser non ci finirà mai. Ma il reporter c’è finito eccome. Prima della sentenza, però, l’hanno pestato e torturato. Poi l’hanno condannato a 3 anni semplicemente per aver tirato una scarpa durante una conferenza stampa. Che paese libero! 

Poi viene l’Afghanistan. Ovviamente vi ricordate bene la grande tragedia delle donne afghane, intabarrate nel burqa e schiavizzate dai Taliban… Non eravamo andati là anche per loro? Ebbene, anche lì un reporter (Pervez Kambaksh) ha avuto una pessima idea: ha cercato di difendere la causa delle donne afghane, reclamando per loro diritti, libertà, trattamenti umani.

La sentenza del tribunale è arrivata inesorabile: Kambaksh marcirà nell’inferno delle prigioni afghane per 20 anni. Sì! 20 anni semplicemente per aver reclamato i diritti delle donne, quelli per cui, tra le altre cose, siamo in Afghanistan.

Che grandi democrazie abbiamo contribuito a far crescere! Che campioni dei diritti umani!

 

Quello che è atroce non è l’attacco della camorra a Roberto Saviano. Le minacce, la paura, la vita sotto scorta erano nel conto. Che altro aspettarsi da una comitiva subumana, come i camorristi?

Quello che è atroce è il vergognoso attacco della destra a Roberto Saviano:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=339538

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=339080

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=337007

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=298568

http://www.robertosaviano.it/documenti/9593

Sconcertante, poi, l’uscita di un uomo dello stato come il prefetto di Parma, Paolo Scarpis, che ha negato le infiltrazioni camorristiche a Parma e ha definito le denunce di Saviano come "sparate di uno che vive a 800 km di distanza".

Leggete il libro della coraggiosissima cronista del Mattino, Rosaria Capacchione, "L’oro della camorra" (BUR, 10 euro), e capirete perché consideriamo sconcertanti le parole del prefetto di Parma….

Il libro ve lo consigliamo assolutamente.

rosaria

 

colomba

 

 

 

 

 

 

 

Conosciamo Rosaria in modo marginale (nell’immagine sopra, è in prima fila, estremità destra della foto, con un caftano verde chiaro). Non ci piace vantare grandi rapporti e confidenze, quando invece, conosciamo appena un collega. Di Rosaria, però, ci ha colpito moltissimo l’archivio della camorra che ha scolpito nella sua testa: dei boss conosce i dettagli più minimi, tutti gli affari, gli intrighi, le ossessioni, perfino stilistiche (i calzini di Brioni di Pasquale Zagaria). E’ chiaro perché i boss vorrebbero ammazzarla, farla a pezzi, cancellarla dalla faccia della terra. Quando nel gennaio scorso i carabinieri hanno arrestato il boss Giuseppe Setola, ridotto a nascondersi nelle fogne come un ratto, si è scoperto che, nel covo, Setola aveva una copia del libro della Capacchione.

In un paese normale, gente come Roberto Saviano e Rosaria Capacchione dovrebbero essere portati come esempio, ammirati, ringraziati ogni giorno per quello che fanno. E invece, gli attacchi a Saviano sono sempre più frequenti. Allusioni, insinuazioni, cattiverie, delegittimazioni. Chiacchiere, attacchi di colleghi invidiosi o falliti che rodono per il suo successo, credete voi? Beh, sbagliate. Si comincia sempre così… Isolare e delegittimare è solo il primo step…

 

Qualcuno dovrebbe spiegare al Corriere della Sera che il "caesium 137" in italiano è il "cesio 137", un isotopo del cesio molto molto pericoloso…

http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_27/cina_contenitore_radioattivo_1de95fa2-1abb-11de-b646-00144f486ba6.shtml

La stampa italiana riporta sempre questo genere di notizie come curiosità, stramberie: un po’ come le news che la Reuters etichetta come "Oddly enough".

La "palla radioattiva", come la chiama il Corriere, che è stata smarrita in Cina, è in realtà una delle tantissime sorgenti radioattive che ogni giorno si perdono in Italia e nel mondo nei vari cantieri, ospedali in stato di abbandono, ecc.. nella foto qui sotto vedete un altro esempio di queste sorgenti.

immagine2

Alcune di queste sorgenti (peraltro usate comunemente un po’ in tutti i settori: in edilizia, per controllare determinate proprietà degli edifici; in fonderia, per i controlli sui materiali; in ospedale per la diagnostica o per le terapie contro il cancro; nell’industria alimentare, per annientare la carica batterica degli alimenti) sono veramente pericolose, anche perché potrebbero essere usate per costruire una bomba sporca: si tratta di capire quali vanno bene e quali no e come usare la sorgente una volta trovata o rubata…

Purtroppo per noi, un delinquente di intelligenza medio(-alta) potrebbe essere in grado di trovare moltissime informazioni disponibili in rete e non solo. Una volta acquisite le informazioni di base, serve solo scaltrezza e creatività per superare i vari ostacoli che la preparazione di un simile ordigno richiede.

Strangelove ha appreso che, almeno in Italia, si tende a "dare un’occhiata" ai lavoratori / tecnici che maneggiano questo tipo di sorgenti per ragioni di lavoro: non vengono schedati, ma vengono comunque tenuti d’occhio…Non si sa mai…

 

"Il condom, come singola misura contro l’AIDS, è il sistema più efficace per ridurre la trasmissione dell’HIV per via sessuale. Il papa ha pubblicamente distorto le prove scientifiche al riguardo. Non è chiaro se lo abbia fatto per ignoranza o come mezzo usato scientemente per manipolare la scienza a vantaggio della dottrina cattolica".

E’ questo il giudizio durissimo della più autorevole rivista di medicina del mondo: The Lancet.

Il giudizio del Lancet è riportato oggi dalla BBC, in questo articolo da leggere:

http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7967173.stm

Le uniche voci critiche sulle sparate del papa sul condom sono arrivate da Londra, Parigi e Berlino. A Roma, i servi eseguono gli ordini con uno zelo che fa notizia in tutto il mondo…

L’ultima prova dei servi di Roma è  una legge sul fine vita che non ha eguali nel mondo contemporaneo e civile. Se diventerà realtà, al paziente non sarà più consentito di opporsi liberamente e consapevolmente all’alimentazione e all’idratazione ARTIFICIALI. E la parola "artificiale" va sottolineata con tutta l’enfasi possibile, perché sono due trattamenti di indubbia natura medica.

Per chi non lo sapesse, la possibilità del paziente di rifiutare i trattamenti medici viene da lontano. Durante il nazismo, i dottori e gli scienziati del Reich sottoposero a esperimenti e trattamenti medici ebrei e minoranze etniche (dov’era la Chiesa, allora?).

Per quegli esperimenti e trattamenti, i medici del Reich furono sottoposti a un importante processo: il cosiddetto "processo ai dottori", che si tenne nel corso del ben più celebre Processo di Norimberga ai gerarchi nazisti.

Dopo questi abominevoli fatti, la comunità internazionale dei medici ha approvato una serie di principi deontologici "non negoziabili". Tra questi, il principio sacrosanto che prevede che nessun essere umano possa essere sottoposto a trattamenti medici senza il suo consenso.

Con la legge sul fine vita  voluta dal Vaticano, torniamo alla medicina pre-Norimberga. Ancora una volta: freghiamoci le mani! Più posizioni assurde e indifendibili prenderanno, più le Forze della Reazione si faranno del male, fino alla marginalizzazione assoluta delle Forze della Reazione.

Sì, lo sappiamo: siamo in ritardo pazzesco.

La causa dei 5 attivisti italiani contro le atomiche americane in Italia (nelle basi  di Aviano e Ghedi) è ormai andata e noi ne parliamo solo ora.

Trovate qui, sul sito creato dai 5 attivisti, il resoconto dettagliato dei fatti:

http://www.vialebombe.org/node/45

La Cassazione ha bocciato il ricorso: le atomiche rimangono in Italia. Purtroppo, ha avuto ragione il grande esperto americano, Hans Kristensen (H.K.), che, ben prima della sentenza della Cassazione, Dr. Strangelove aveva intervistato a proposito delle atomiche USA in Italia. L’intervista è disponibile a questo link:

http://stefaniamaurizi.splinder.com/post/19394546/esclusivo%3A+tutto+quello+che+av

ma lo scambio da ricordare è questo:

"Recentemente cinque attivisti italiani hanno sfidato il governo americano, trascinando le bombe di Aviano in tribunale. E’ la via giusta per ottenere il ritiro?

H.K.: Temo di no. Se c’è una cosa che sa fare l’establishment nucleare è quello di proteggersi e di non finire in beghe legali.

Se il governo non si muove e il tribunale non va bene, che rimane?

H.K.: E’ una sfida che va combattuta sul piano della politica e su quello sociale. Venti anni dopo la fine della Guerra fredda, non è nell’interesse degli Usa mantenere queste armi in Europa. Togliendole di mezzo, gli Stati Uniti potrebbero concentrarsi su poche forze convenzionali per la Guerra al terrorismo e per altre faccende.  Le cose, dunque, sono destinate a cambiare, ma la domanda è: chi prenderà per primo l’iniziativa?"

Strangelove ritiene comunque importante ringraziare i 5 attivisti per quello che hanno fatto. In tempi di encefalogramma piatto e disillusione totale,  l’attivismo delle 5 persone che hanno trascinato il governo USA in tribunale ha dell’eroico…

La battaglia contro le atomiche americane in Italia andrebbe spostata a un altro livello: dal tribunale alle piazze e alla politica. Ma con tutti i drammatici problemi che ha questo paese, sarebbe veramente difficile ottenere l’attenzione degli italiani: è un periodo nero come la pece…. Purtroppo, non gioca a  nostro favore neppure  il fatto che queste armi non sono percepite dall’opinione pubblica come una minaccia: stanno lì, nascoste nelle basi militari, protette dal segreto assoluto. Apparentemente non danno fastidio a nessuno, mentre una centrale nucleare (infinitamente meno pericolosa di un’arma nucleare) ben visibile a chiunque, è percepita come minacciosa e devastante. Nel riporre le armi nelle viscere della terra, nasconderle dallo sguardo preoccupato dei cittadini, blindarle con l’etichetta ‘top secret’, i signori della guerra hanno trovato il modo non solo per tutelare il segreto militare, ma anche per togliere di mezzo l’ansia dell’opinione pubblica, che è il primo motore della partecipazione pubblica e della protesta…

Infine: oggi il Corriere della Sera riporta la notizia che la Francia è intenzionata a risarcire le vittime dei test nucleari francesi:

http://www.corriere.it/cronache/09_marzo_24/nucleare_francia_vittime_39235e84-184b-11de-911f-00144f486ba6.shtml

Ad agosto, Dr. Strangelove era in Giappone: a Hiroshima e Nagasaki ha incontrato le vittime delle prime due bombe atomiche americane ( le uniche mai usate in combattimento) e quelle dei vari test nucleari condotti dagli americani, inglesi, russi, francesi: poveri cristi dalla Russia, dalle Fiji, dalle Isole Marshall, ecc..

La maggior parte di loro aveva storie terribili: gente che ha combattutto contro il cancro tutta la vita o che è stata costretta a vivere tragedie incredibili (malattie e malformazioni dei figli). Gente che non aveva altra colpa se non quella di vivere nell’atollo sbagliato al momento sbagliato.

Paul Ahpoy

Quello che vedete nella foto si chiama Paul Ahpoy ed è il vicepresidente dell’Associazione delle Vittime dei Test nucleari nelle isole Fiji.

Paul è una delle vittime dei test inglesi nel Pacifico durante gli anni ’57-’58. Quando lo abbiamo incontrato a Hiroshima, non si è lamentato delle proprie sofferenze fisiche, ma del destino della famiglia Ahpoy:

"Ho avuto la benedizione di avere 3 figli", ci ha detto, "Il più grande è  sterile [le radiazioni provocano, tra le altre cose, anche la sterilità, ndr]. La mia unica figlia è morta a 3 anni e mezzo [anche la morte in giovanissima età è legata al problema dei test, ndr]. Mi rimane un figlio di 14 anni, che va ancora a scuola. Viviamo la vita ogni giorno così come capita, senza aspettarci niente. Devo accettare la realtà che, probabilmente, non avrò mai nipoti. Le mie sofferenze finiranno il giorno in cui la mia discendenza non ci sarà più".

 

 

 

 

 

 

 

Tutte le posizioni sono rispettabili, per carità. Quello che troviamo poco rispettabile è la  malafede nell’argomentare a favore o sfavore di certe posizioni.

E allora, leggete questo pezzo di Camillo Langone sul Foglio di Giuliano Ferrara:

http://www.ilfoglio.it/soloqui/2062

Pur di assecondare le Forze della Reazione e la loro insana posizione su AIDS e condom, Langone descrive l’uso del condom come di una complessità infernale: manco mandare in orbita la International Space Station (ISS) è stato tanto difficile! E pensare che di cattolici che hanno mandato in orbita la ISS ne dobbiamo ancora incontrare uno, mentre di cattolici che usano il condom, fregandosene altamente di quello che dice il Papa al riguardo, se ne incontrano tutti i giorni. 

Ma per Langone la difficoltà è evidentemente insuperabile… Per favore, qualche anima caritatevole si metta a disposizione del giornalista della scuderia di Giuliano Ferrara per insegnargli  l’arte di usare un condom in 3 mosse, tante ne richiede l’oggetto in questione a primati normodotati (nessun doppio senso! con  ‘normodotati’ intendiamo semplicemente primati dotati di abilità intellettuali, manuali e pratiche nella norma) 

Ma la vera soddisfazione è constatare chi sono, in realtà, le divisioni del Papa nella carta stampata, quelli che, dalle colonne di certi giornali, lo difendono a penna tratta a ogni uscita infelice e/o irresponsabile, com’è quella di Benedetto XVI su condom e AIDS.

Citiamo letteralmente le affermazioni di Camillo Langone nel suo pezzo:

"Il maschio smanioso giustamente si dice allupato e nessuno ha mai visto un lupo, una bestia, preoccuparsi della profilassi. Il cazzo, antica saggezza, non vuole pensieri. Se comincia a riflettere sulle conseguenze, sulla possibilità di prendersi malattie o accollarsi figli, si immalinconisce e si ammoscia. L’amore fisico è per sua natura irresponsabile"

Fantastico! Chissà che ne penserà un teologo raffinatissimo come Ratzinger  dell’antica saggezza del "cazzo che non vuole pensieri"?!! E dell’ "ammosciamento" causa riflessione sulle malattie veneree e sulla procreazione?!!

Infine, da leggere sull’argomento questo pezzo dell’Economist:

http://www.economist.com/opinion/displaystory.cfm?story_id=13326176

E la sua onesta constatazione finale:

"In Africa, come altrove, molti cattolici semplicemente ignorano la posizione del Vaticano sul condom, in ogni caso".

Una verità sotto gli occhi di tutti, ma impossibile da ammettere tra le divisioni del Papa, per le quali il Papa non è mai nudo….

 

Da leggere su L’ESPRESSO, l’articolo di Antonio Nicaso sulla ‘ndrangheta alla conquista del mondo:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-nuova-gomorra/2075038&ref=hpsp

Una delle cose dell’articolo che colpiscono è il passaggio in cui Nicaso racconta come gli uomini della ‘ndrangheta usassero un sistema di messaggi scambiati via Blackberry: "uno dei pochi sistemi", scrive il giornalista, " che, come il software di Skype, non è intercettabile".

Il mito che Skype non sia intercettabile è molto diffuso. Anche tra persone che, in teoria, la dovrebbero saper lunga sulla sicurezza delle comunicazioni: recentemente, un diplomatico ci ha lasciato a dir poco perplessi per il suo uso disinvolto di Skype.

Ovviamente, tutto dipende dalle persone con cui avete a che fare e dalle situazioni in cui siete costretti a comunicare: se voi o il vostro interlocutore siete nel mirino di qualcuno  serio e sofisticato, meglio lasciar perdere Skype….

Un grosso esperto di sicurezza delle comunicazioni ci ha raccontato che, durante la Guerra fredda nella Germania dell’est, erano arrivati a darsi appuntamento a quattr’occhi nei campi nudisti: l’unico modo certo per poter parlare senza paura di essere registrati abusivamente

 

Una delle conquiste della democrazia del XXI secolo, secondo Beppe Grillo, sarà la prossima scomparsa dei giornali. Nel suo post del 17 marzo dal titolo: "Buone notizie dalla carta stampata", è prossimo all’orgasmo: quanto gode, Grillo, della crisi dei giornali!

http://www.beppegrillo.it/

Dr. Strangelove non vuole occuparsi di lui: si difende benissimo da solo. Alcune delle sue battaglie le condividiamo in pieno, altre no. Ma il punto non è questo. Il punto è il suo attacco al giornalismo. Tolti i 4 eletti, per Grillo, tutti i giornalisti sono servi. Servi della peggiore specie. Lo urla continuamente dal suo blog.

E allora, Dr. Strangelove si sente colpito in prima persona, pur non essendo maestro di giornalismo o un top cat della professione. Strangelove porta la propria esperienza, non perché sia eccezionale o da esibire: semplicemente è l’unica che ha, l’unica di cui può parlare in prima persona.

Sorvoliamo sulle enormi difficoltà di un giovane giornalista…Per carattere, disprezziamo chi frigna. Guardiamo agli argomenti di Grillo: la rete, dice lui, sarà la salvezza. Davvero?

Prendiamo una lunga inchiesta come quella sulla DATCH:

http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2068650

Ha richiesto 8 mesi di lavoro. Quale pezzo di un idiota di blogger o curatore di un sito butterebbe tanto tempo su un lavoro che, al massimo, verrà cliccato per un pomeriggio?

La rete ha tempi fulminei: quello che la mattina è oro, il pomeriggio è stagno. E ancora: dopo la pubblicazione su L’ESPRESSO, l’inchiesta sulla DATCH è stata ripresa da alcuni siti e blog che l’hanno diffusa in rete. Ma è bastata l’ombra della querela e l’inchiesta è sparita dal web.  Nessuno accusa i ragazzi e i blogger che l’hanno rimossa dai loro siti: tutelarsi è sacrosanto. Di fatto, però, oggi l’inchiesta completa si trova solo su L’espresso e sui link al sito de L’espresso pubblicati in questo blog. E’ questa l’eroica rete che terrà alto il nome dell’informazione?

"Createvi un blog", consiglia Grillo ai giornalisti servi. Con 100mila accessi unici, dice lui, vi guadagnerete il pane. E’ questo il concetto di informazione degna di una democrazia che difende? L’informazione completamente in mano al "fattore di gradimento" del popolo cliccante  e degli advertisers? E i giornalisti che scrivono di argomenti importanti, ma che non smuovono le grandi masse? Devono attaccarsi al tram?

Prendiamo le inchieste sugli affari Italia-Iran al tempo delle sanzioni contro il nucleare iraniano. Argomento importante, ma che indubbiamente non attrae folle oceaniche di lettori cliccanti, come le stragi di Gomorra. Che deve fare chi indaga queste trame e, giorno dopo giorno, tiene d’occhio i traffici oscuri, i personaggi ambigui? Deve chiedere un banner alle aziende che fanno affari sottobanco con l”Iran? O bussare alle porte delle griffe del Made in Italy?

Infine, da leggere assolutamente le considerazioni di Alessandro Giglioli de L’Espresso sulla danza macabra di Grillo per la morte dei giornali:

http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/03/18/vedove-e-avvoltoi/

 

 

Finalmeeeente! Finalmente qualcuno con il sale in zucca e la schiena dritta!

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-31/francia-papa/francia-papa.html

La Francia di Sarkozy e la Germania della Merkel hanno preso le distanze dalle parole del Papa su condom e AIDS, di cui abbiamo parlato ieri:

http://stefaniamaurizi.splinder.com/post/20095533/le+Forze+della+Reazione+2

E’ una grande soddisfazione constatare che nel mondo le Forze della Ragione fanno di nuovo capolino. E poveri atei devoti!! Ora che faranno? Daranno la colpa alla compagna Carlà per le uscite di Sarkò?

Ci sono voluti Parigi e Berlino per sfidare le Forze della Reazione:  a Roma, i servi non fiatano.

 

Qualche giorno fa, abbiamo commentato con sconforto la scomunica contro i medici che hanno praticato l’aborto alla bambina brasiliana di 9 anni, stuprata dal patrigno fin dall’età di 6 anni e rimasta incinta in seguito a quell’abominevole violenza.

http://stefaniamaurizi.splinder.com/post/20010592/le+Forze+della+Reazione

In quell’occasione, il comportamento del Vaticanistan ci aveva lasciato senza fiato: nello scomunicare i medici responsabili dell’aborto e nel difendere a tutti i costi il frutto di quell’atroce concepimento, quella stessa Chiesa, che rigetta la fecondazione eterologa o l’utero in affitto e artificiale, si ritrovava di fatto nell’assurda posizione di chi difende la fecondazione da stupro pedofilo, un crimine mostruoso.

Ora dal Vaticanistan la nuova fatwa: niente condom contro l’AIDS.

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-31/papa-aids/papa-aids.html

E la difesa della vita?

Milioni di persone hanno una sola speranza: il condom, l’unica arma capace di arginare una malattia che ha mietuto milioni di vite umane, la maggior parte delle quali donne e bambini innocenti.

Di fronte a questa tragedia, cosa ha fatto per 20 anni, l’ala più dura e intransigente della Chiesa? Ha sistematicamente chiuso la porta in faccia ai sostenitori dell’unico mezzo di salvezza contro l’AIDS, un mezzo che non sarà la risposta definitiva all’epidemia, ma che indubbiamente funziona e non ha alcuna delle implicazioni etiche che comportano, per esempio, le staminali. Vi pare una strategia sensata e misericordiosa?

Ancora una volta, posizioni tanto intransigenti e irrazionali lasciano senza parole. Ma…non disperiamo e rovesciamo la prospettiva con cui guardiamo a certe sconcertanti prese di posizione delle Forze della Reazione.

Indignamoci e protestiamo, sì, ma poi freghiamoci le mani: tanto peggio, tanto meglio. Dal sì alla vita da inseminazione per stupro pedofilo, al no al condom contro l’AIDS, più posizioni assurde, insensate e indifendibili assumeranno, più finiranno per farsi del male, fino alla marginalizzazione assoluta delle Forze della Reazione.