Il 6 agosto 1945 la prima bomba atomica della storia ha distrutto la città di Hiroshima. 3 giorni dopo, il 9 agosto 1945, una seconda bomba atomica distrusse Nagasaki. I 2 attacchi hanno provocato oltre 300mila morti.
Vi offriamo una Q&A, basata sul nostro libro:
http://www.stefaniamaurizi.it/libri.html
1) Perché la bomba fu costruita?
All’origine della tragica invenzione c’è il Male assoluto: Hitler e il nazismo. La scoperta del processo fisico alla base della costruzione della bomba (la fissione nucleare) fu fatta nel 1938, proprio quando la Seconda guerra mondiale era alle porte.
A scoprire la fissione furono proprio i fisici tedeschi (Otto Hahn, Lise Meitner e Fritz Strassmann) : nessuno dei 3 fisici era nazista, anzi, Lise Meitner era ebrea, costretta a scappare da Berlino per via delle persecuzioni naziste e ad abbandonare tutti i suoi GRANDI studi condotti fino ad allora.
Strassmann era un chimico coraggiosissimo, che aveva scartato delle ottime offerte di lavoro perché richiedevano l’iscrizione al Partito Nazista e si era ridotto a fare quasi la fame, rischiò addirittura la pelle sua e della moglie e del figlio per aver nascosto per mesi in casa propria un pianista ebreo.
Eppure la scoperta della fissione nucleare cambiò la storia: presto tutto il mondo capì che fissione significava bomba atomica e se Hitler fosse arrivato per primo quell’ordigno, sarebbe stata la fine del mondo libero. Da qui la corsa verso l’atomica.
2) Fu facile costruirla?
Assolutamente no. Fu drammaticamente difficile, anche perché, una volta scoperta la fissione, tutti capirono che la bomba era fattibile in via teorica, ma nessuno aveva idea se, nella realtà dei fatti, fosse davvero possibile costruirla. Una cosa è dimostrare la fattibilità teorica, un’altra è costruirla materialmente. Americani e inglesi si misero insieme e dettero il via a un progetto leggendario: il Progetto Manhattan. La più grande impresa tecnico-scientifica-militare mai concepita e realizzata.
Per costruire la bomba, furono arruolati TUTTE le più grandi menti: gente leggendaria, di un’intelligenza che non si è mai più vista su questo pianeta. Robert Oppenheimer, Hans Bethe, John von Neuman, Enrico Fermi, Leo Szilard. GENI. Furono necessari risorse economiche e tecniche mostruose.
A partire dal 1942, in 3 anni e con 2 miliardi di dollari (di allora!) gli Stati Uniti misero insieme una schiera di industrie e laboratori delle dimensioni dell’industria automobilistica statunitense dell’epoca (in soli 3 anni!)
3) Prima di lanciarsi nella costruzione della bomba, americani e inglesi hanno fatto intelligence per capire se davvero i tedeschi si erano lanciati nell’impresa atomica?
No, o meglio, l’attività di intelligence fu molto blanda: non appena fu chiaro che la bomba era fattibile, americani e inglesi si lanciarono nella sua costruzione, indipendentemente da quello che combinava l’Ossesso: Hitler.
Americani e inglesi avevano capito immediatamente che quella bomba avrebbe cambiato la storia: non era solo un’arma, era uno strumento che avrebbe riscritto l’assetto del potere nel mondo.
4) Perché la bomba non è solo un’arma?
La bomba atomica e ancora di più quella all’idrogeno sono ordigni che permettono di sterminare intere popolazioni. Inevitabile che chiunque le possieda possa dettare le proprie condizioni sullo scacchiere internazionale.
La prima bomba atomica ( quella di Hiroshima) era un ordigno di 12,5 kiloton, ovvero una potenza esplosiva equivalente a 12.500 tonnellate di tritolo: sterminò 140mila persone. La prima bomba H ( ordigno che non è mai stato usato in battaglia, ma solo testato per la prima volta nel 1952) aveva una potenza di 11 megaton: 11 milioni di tonnellate di tritolo. Se usata contro una città sufficientemente grande, avrebbe potuto ammazzare 20 milioni di persone.
Quando sono in ballo numeri come questi è chiaro che non si gioca più alla guerra, si decide il destino di intere nazioni e del mondo.
5) Einstein lavorò alla bomba?
NO! Einstein non fu MAI coinvolto nella progettazione e nella costruzione dell’atomica. Era un pacifista convinto e godeva di una tale popolarità che era impossibile coinvolgerlo in un programma top secret com’era il Progetto Manhattan senza che il mondo se ne accorgesse.
6) Perché allora Einstein viene messo spesso in relazione con la bomba?
La fissione nucleare è un processo fisico che per essere capito richiede l’equazioni di Einstein E=mc2. Ma Einstein non collaborò assolutamente al progetto Manhattan. E come lui scelsero di non collaborare geni come Lise Meitner.
7) Il progetto Manhattan era segreto?
Ovviamente. Era un programma top secret, portato avanti nel segreto più assoluto in una città costruita ad hoc nel deserto del New Mexico: Los Alamos, dove Oppenheimer e i suoi colleghi geni vivevano con le famiglie sotto falsa identità.
8) Oppenheimer e i suoi sapevano quanto sarebbe stata distruttiva la bomba?
Certo. A Los Alamos furono costruite 3 bombe: una per Hiroshima, una per Nagasaki e una per un test. La bomba di Nagasaki, infatti, era un tipo di ordigno al plutonio, che utilizzava un sistema di detonazione (implosione) estremamente sofisticato: non era sicuro che funzionasse, mentre era sicuro che la bomba di Hiroshima funzionasse: usava un sistema di detonazione semplice: il metodo Gun.
Per essere sicuri che Nagasaki non sarebbe stato un flop, l’ordigno al plutonio fu testato il 16 agosto 1945 nel primo test nucleare della storia: il Trinity. Fu un evento talmente impressionante, che Oppenheimer, umanista coltissimo oltreché fisico geniale, lo commentò con un verso del poema sacro indù "Baghavadgita": "Ora sono diventato Morte, il distruttore dei Mondi".
Più prosaicamente, 5 giorni dopo il test, i fisici conclusero che un ordigno del tipo di quello testato, se lanciato contro una città di 300mila abitanti, l’avrebbe ridotta a una spianata radioattiva. E così fu.
9) Perché furono scelte proprio Hiroshima e Nagasaki per il primo bombardamento atomico della storia?
Per scegliere gli obiettivi, era stato creato un targeting group: un gruppo di militari e fisici incaricato di individuare le 2 città da bombardare.
Fu stilata una lista, in cui inizialmente era inclusa l’antica capitale del Giappone: Kyoto (meravigliosa!), che però fu scartata dalo stesso Ministro americano della Guerra. Kyoto era una città bellissima, in cui il ministro aveva trascorso il suo viaggio di nozze, era il simbolo della cultura giapponese: distruggerla sarebbe stato un crimine che tutto il mondo avrebbe condannato.
Alla fine, furono scelte le pochissime città medio-piccole giapponesi che erano ancora "sane": gli americani volevano studiare gli effetti della bomba, dal punto di vista strategico: non aveva senso usarla su città come Tokyo, che erano state quasi completamente distrutte dai bombardamenti convenzionali. Per capire la distruttività della bomba serviva di usarla su città quasi integre e registrarne scrupolosamente gli effetti.
10) I bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki furono davvero inevitabili?
No. La vulgata continua a ripetere che usare la bomba fu l’unico modo per porre fine a una guerra che è costata 60 milioni di vite. L’alternativa a Hiroshima e Nagasaki- continuano a ripetere i fautori della bomba- sarebbe stata un’invasione americana del Giappone che sarebbe costata centinaia di migliaia di vita umane. E’ vero?
La controversia sull’uso della bomba scoppiò prima che fosse veramente usata contro Hiroshima. E furono gli stessi fisici che l’avevano costruita a farla scoppiare. Avevano idee diverse sull’uso che ne andava fatto e secondo alcuni non andava assolutamente usata contro le popolazioni civili. MA ovviamente durante il conflitto non fu possibile una discussione aperta sul tema: c’era la guerra, la censura, la consegna del top secret.
Le difficoltà nel riuscire a intavolare un dibattito democratico sulla costruzione e sull’uso della bomba, però, sono proseguite anche dopo la fine della guerra, anche e soprattutto a causa della mancanza dei documenti necessari a capire, ricostruire e valutare. Molti di quei documenti o non sono mai esistiti -perché tantissime decisioni cruciali non furono mai messe per iscritto – o sono stati seppelliti dal segreto militare.
Per esempio, solo nel 1970 fu desecretato un rapporto dell’intelligence americana, che, nel 1946, aveva concluso che l’uso della bomba non era necessario per porre fine alla guerra con il minor numero possibile di morti e che l’invasione americana del Giappone era una possibilità "remota".
E solo nel 1979 furono resi noti i documenti che dimostrano come il presidente americano Truman, quando si ritrovò a prendere la decisione se usare o meno l’atomica, conoscesse già le intercettazioni di MAGIC, l’operazione con cui i servizi segreti americani avevano intercettato e decrittato le comunicazioni in codice tra Unione Sovietica e Giappone. Da quelle intercettazioni emergevano chiaramente i tentativi dei giapponesi di cercare una mediazione russa per arrivare a chiudere la guerra, tentativi ufficiali promossi da personaggi di altissimo livello, non blande manovre diplomatiche.
Infine, vogliamo citare l’opinione di un grande eroe della Seconda guerra mondiale: la sua era solo un’opinione personale, certo, ma era pur sempre l’opionione di un grande militare: il principale artefice della vittoria alleata nella Seconda guerra mondiale: Dwight Heisenhower.
Nel bel mezzo della Guerra fredda, Heisenhower dichiarò pubblicamente che per salvare vite americane non era affatto inevitabile usare l’atomica, perché i giapponesi erano già sconfitti e cercavano solo un modo per arrendersi salvando un minimo la faccia.
11) E allora perché gli americani bombardarono Hiroshima e Nagasaki?
Perché stavano già combattendo una nuova guerra: quella fredda contro i russi. Hiroshima e Nagasaki erano un avvertimento al mondo e, in primis, ai russi. Erano, inoltre, un test: con quelle due esplosioni, si apriva l’era della guerra nucleare, studiata fino all’ossessione da russi, americani e poi da tutto il "nuclear club".
12) Che cos’è il "nuclear club"?
Fino al 1949, gli americani hanno mantenuto il monopolio sulla bomba: erano gli unici ad averla, poi il club nucleare ha preso a imbarcare nuovi membri: Russia, Francia, Inghilterra, Cina, Israele, India, Pakistan, Corea del Nord.
Ma dopo il progetto Mahnattan, il diluvio…Personalmente, abbiamo conosciuto vari fisici che hanno lavorato ai programmi nucleari dei paesi che si sono aggiunti al club nucleare. La bomba di Hiroshima l’hanno costruita intelletti leggendari come Oppenheimer, quelle dopo sono state costruite da gente senza neppure il fascino dell’intelletto. Incontrandoli, spesso ci siamo ritrovati a chiederci: è per questo che ci si sporca le mani di sangue, collaborando con governi e dittatori? Solo per ville da sogno e puttane?
Un ultimo dato: dal 1940 al 1996 gli Stati Uniti da soli hanno speso per le armi nucleari circa 5.500 miliardi di dollari in valuta del 1996. Quanti sono? Se prendiamo le banconote da un dollaro e le ammassiamo una sopra l’altra, 5.500 miliardi di dollari corrispondono a un muro alto 1,6 metri e capace di girare intorno all’equatore 105 volte!
Meno simpaticamente: 5.500 miliardi di dollari sono più del totale che dal ’40 al ’96, il governo federale USA ha speso per: istruzione, formazione, impiego, servizi sociali, agricoltura, risorse naturali e ambiente, ricerca scientifica e spaziale, comunità locali, giustizia, energia elettrica.
Questo solo gli USA, che, alla fine, sono il paese più trasparente del mondo…delle altre potenze nucleari non si ha alcun dato sui costi delle loro armi nuclearu. (Il dato citato proviene dall’autorevole "Atomic Audit", di Stephen Schwartz, ex direttore del Bulletin of the Atomic Scientists)